Recensione "Fantascienza da Bar" di Petra Voxo
Le ingiustizie divorano con i loro paradossi le giornate. Fare Fantascienza da Bar significa “fanta-scientificizzare” alienazioni e diseguaglianze. La raccolta di racconti vuole essere un omaggio al genere, in grado di raccontare con leggerezza problemi e cambiamenti che fanno parte del nostro orizzonte sociale. Immaginate racconti di fantascienza nati durante sere estive ed autunnali, in quel prolungato lasso di tempo anche chiamato guerra fredda. Alcuni scritti per immergersi nell’ebbrezza di storie secondarie, altri per essere trasformati in corti per la televisione, rimasti però su scrivanie di agenti di produzione stressati, a fianco di posaceneri ampi in vetro lavorato, straripanti mozziconi di sigarette. Ogni storia della raccolta Fantascienza da Bar narra una metamorfosi, una perdita, un cambiamento totalizzante cui ci si deve adattare. I sogni e le difficoltà dei personaggi si muovono tra avvenute rotture di sistemi di vita collettiva. Geroglifiche moltitudini di specie viven