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Visualizzazione dei post da marzo, 2020

Recensione "Due morti e quattro cadaveri"

Nella comunità Amish di Lakewood il tempo sembra essersi fermato a un secolo fa. Oltre le porte del fienile ci sono sei corpi appesi a testa in giù ad una trave.  Una sera di febbraio, alle porte del villaggio, si presentano due individui in finanziera e panciotto che sostengono di essere Sherlock Holmes e John Watson, sbucati chissà come dalle pagine di vecchi romanzi. Questa è una storia in cui ciò che sembra più strano, ha in realtà un preciso senso logico, e pian piano tutto prende forma.  Un solo dettaglio è chiaro fin dall’inizio: quelli appesi alla trave sono due morti e quattro cadaveri.  Riportandomi a "Quattro indagini per un detective" di Arthur Conan Doyle, con protagonisti Holmes e Watson, questa storia mi ha davvero colpita. Partirei dicendo che adoro il genere giallo, e vedendolo unito per la prima volta al contesto Amish, sono rimasta davvero strabiliata. La storie è ben intrecciata e la lettura non si è mai dimostrata noiosa, e vi strizzerete il cervello per

Recensione "Il Cavaliere D'Inverno"

"Il Cavaliere d'inverno" o meglio, "Il Cavaliere di Bronzo" , è stato la mia prima fonte di calore nel mese più freddo dell'anno, Gennaio. La mia è stata una vera e propria lettura in simbiosi, una di quelle letture che come si suol dire ti tengono incollata alle pagine.  In questi casi leggere diviene vera e propria linfa vitale, nutrimento per mente, anima e corpo. Ed ecco che, nel momento in cui gli impegni quotidiani ci richiamano insistentemente alla realtà, inizia a scorrere il cronometro, che determina il tempo d'attesa tra ciò che è dovere e il piacere del ricongiungimento letterario. In ogni momento della giornata fremevo dalla voglia di rituffarmi in questa narrazione, dal sapore dolce/amaro, così drammatica e struggente ma al contempo meravigliosa e saziante.  Provo una certa difficoltà infatti nel definire a parole questo romanzo, poiché considero indefinibile la potenza di ciò che esso rappresenta. Và dritto al cuore e proprio per questo mot

Videogiochi da quarantena

Buonsalve a tutti ragazzi e bentornati sul blog di lunaticasbooks! Come state? Spero tutto bene. Con questa quarantena molte persone non sanno cosa fare tutto il giorno chiusi in casa, sono qui per dare una mano nel mio piccolo. I videogiochi sono un ottimo passatempo da sempre, ed oggi vi elenco 5 giochi (+1) che possono giocare davvero tutti, anche chi, con i videogiochi, ha poco a che fare! 5. Peggle (27/02/2007 Console, Mobile e PC) Molti potrebbero definirlo semplicemente "giochino", ma vi garantisco che è un ottimo passatempo. Sviluppato da PopCap Games e rilasciato nel febbraio del 2007, lo scopo del gioco è colpire il maggior numero di "tondini" lanciando una palla dall'alto dello schermo: per totalizzare un punteggio maggiore vanno colpiti dei tondini speciali, che appaiono colorati di arancione. A seconda della modalità, colpire almeno un tondino arancione o meno è determinante per decretare la vittoria o la sconfitta. Un gioco davvero per tutta la fam

Recensione "I am not okay with this"

Ciao a tutti ragazzi e bentornati sul blog di Lunaticasbooks, io sono Mr AlPo e oggi andremo a recensire la nuova serie targata Netflix con protagonisti Sophia Lillis e Wyatt Oleff (IT 2019).  Tratta dal romanzo grafico di Charles Forman, già autore di The end of the F***ing world, anch'esso romanzo grafico. Per la regia di Johnathan Entwistle ("The end of the f***ing world" la serie) è dai produttori di Stranger Things. Facciamo un po' di trama, Sydney, una ragazza di 17 anni che deve affrontare i classici problemi di qusi tutti gli adolescenti, lo studio la famiglia e la scoperta del sesso. Tuttavia, Sydney deve fare i conti anche con degli strani poteri che sta cominciando a manifestare, i quali sembrano esplodere come reazione alle sue emozioni più forti. Ragazzi che dire, parto dal presupposto che la serie mi è piaciuta davvero tanto, la mano del regista si vede tantissimo, e insomma se vi è piaciuto The end of the fucking world vi potrebbe piacere anche questo,

Recensione "Layla"

Nel normale scorrere delle giornate di cinque ragazzi del liceo, tra passioni, aspirazioni e  i naturali intoppi del diventare adulti, si insinua, silenzioso e lento come un serpente che muove in una notte senza luna, la realtà, fatta di misteri e accadimenti inspiegabili, che da migliaia di anni accompagna, discreta e presente, l'esistenza di Partenope e della città di Napoli Iniziando questo romanzo, ho ritrovato una storia travolgente che non mi aspettavo per niente. La lettura del romanzo è stata una delle più scorrevoli che io abbia mai affrontato, ed infatti ho portato a termine quasi quattrocento pagine in pochi giorni. La scorrevolezza è stata aiutata soprattutto dai capitoli, che seppur molto brevi sono carichi di intensità. L'autore, ci porta inizialemnte nella normale quotidianità adolescenziale, con tutti i problemi e le complicazioniche seguono, e i protagonisti principali vengono presentati in una maniera perfetta. Però per il padre di Layla e per il personaggio d