Recensione "Happy Hippy Family"





“Happy (hippy) Family” è la storia di una giovane donna che, entrando in terapia per curare il disturbo alimentare, realizza che il suo matrimonio apparentemente perfetto è finito. Altro che geisha, come avrebbe voluto la madre, nel suo cuore abita un vero è proprio samurai.
 Dalla presa di coscienza a far scoppiare come un palloncino quella vita da copertina è un attimo. Rotti gli schemi non resta che ripartire da una Milano che non offre grandi speranze per una quarantenne separata e con un figlio piccolo. Lavori precari, uomini sposati e altri casi umani… 
 Per fortuna c’è la sua bizzarra famiglia extra large, dove tutti sono separati e risposati con altri separati, con figli. 
 Il Natale è un momento unico in casa happy hippy family! Riuscirà la protagonista a fare pace con quel suo spirito inquieto?
  Oppure scoprirà la felicità proprio quando smetterà di essere come vogliono gli altri?
  Forse, imparando a volersi bene, la vita le offrirà ogni risposta. 
 E anche una seconda chance.
Un libro sulle convenzioni che spesso siamo obbligati ad accettare e su come sia difficile scegliere la propria felicità senza per questo sentirsi in colpa. D’altronde, imparare a volersi bene è il viaggio più difficile e istruttivo della vita


Grazie ad uno stile semplice e poco convenzionale, sono riuscita a seguire la lettura di questo libro con molta facilità.
Inizialmente non pensavo fosse il genere adatto a me, ma incuriosita dal titolo ho deciso di andare oltre.

Le avventure e disavventure della protagonista mi hanno tenuto compagnia per un paio di giorni e ho trovato la lettura molto fluida e abbastanza divertente.
Con l'andare avanti della storia non si ci annoia mai! 

Il romanzo di per sé è molto interessante e ben scritto, però inizialmente ho avuto un po' di difficoltà ad adattarmi ai numerosissimi flashback, che a primo impatto mi sono sembrati un po' pesanti. 

Con intrecci che portano avanti e indietro nella vita della protagonista, il lettore vive i suoi alti e bassi, iniziando così a vivere e sperare con lei. 
Molti avvenimenti mi hanno divertita ed altri invece mi hanno portato un po' di tristezza, ma vi posso assicurare che questo romanzo coinvolge emotivamente perché evidenzia alla perfezione situazioni in cui ognuno si potrebbe trovare, e se vi sono già accadute le vivrete una seconda volta, da un'altra prospettiva. 

Commenti

Post popolari in questo blog

Recensione "Fantascienza da Bar" di Petra Voxo

Recensione "L'amore ha i tuoi occhi" di Mariarosaria Senatore

Recensione "La Chimica del sangue"