Recensione "Fuoco sotto la terra" di Giulia Esse




Dopo la misteriosa morte di suo padre, Yoon-ah viene eletta generale dell'esercito. Per salvare il regno di Nadong da una terribile profezia, Yoon-ah è costretta a inghiottire l'orgoglio e perdere la battaglia: il suo destino è essere trascinata in catene nel regno nemico, dove sarà prigioniera di Kang-jo, lo stratega dal cuore di ghiaccio. Lui è l'acqua, lei il fuoco. Entrambi sanno che la guerra non è mai finita: il gioco di seduzione che si instaura tra loro è un nuovo campo di battaglia. Sola in una terra straniera, odiata dai suoi soldati, Yoon-ah ha come unico alleato l'astuto Namgil, principe in ostaggio e sua vecchia conoscenza. Lavorando nell'ombra, i due possono ancora risollevare le sorti del loro regno. L'inganno lega Yoon-ah allo stratega. La lealtà la unisce al principe. La scelta, però, è vicina: sacrificherà se stessa o i propri ideali?



"Fuoco sotto la terra" è un fantasy orientale, genere che non avevo mai letto prima ma che mi ha subito incuriosita. 
È ambientato in un regno simile a quello coreano medievale e una delle cose che più mi ha stupita è l'inserimento il giusto utilizzo di termini provenienti da questa cultura nel romanzo. 

Durante la storia ci troveremo davanti a diversi personaggi con scopi altrettanto intrecciati e vari: basti pensare a quello di Kang-jo, che punta a mantenere salda la posizione della sua casata, poi ci sono personaggi come Namgil, che orientano tutte le energie verso una cosa sola, la vendetta. 
Infine c'è Yoon-ah, una donna guerriera disposta a tutto pur di salvare il suo regno. 
Tutti i personaggi finiscono per creare insieme una fitta rete di avvenimenti, che trascinerà il lettore fra le pagine.

Dopo aver letto numerosi fantasy, finalmente mi sono trovata a leggere una storia nuova, che è stata come una ventata di aria fresca durante un'estate asfissiante.
La lettura è stata molto scorrevole e l'intero libro, almeno per me, è stato scritto alla perfezione: dalle descrizioni, mai troppo minuziose, fino ad arrivare ai momenti di tensione o felicità, che mi hanno trasmesso tantissime emozioni.

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