Recensione "Fervore"




Giulia Coppa attraverso i suoi sei racconti ci introduce in mondi fantastici, ma anche reali, con personaggi fortemente caratterizzati, spietati in un certo qual modo, che sembrano incarnazioni ed epigoni sorti dal lato oscuro dell'agire umano... oppure aperte manifestazioni dell'incontro tra l'io che vorremmo essere e l'immaginifico tocco della morte.


In questi sei brevi racconti che compongono "Fervore" ho ritrovato situazioni diverse che hanno in comune un solo filo conduttore: l'imprevedibilità dell'essere umano. 
Delle volte ci troveremo in ambientazioni reali e altre volte in mondi fantastici, ma ciò che prevale è la reazione agli eventi accompagnata dal volgersi della sorte. 
Ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria, e in questi brevi racconti fa da padrona l'imponderabilità, che si muove silenziosamente fra lettere d'inchiostro per poi venir fuori improvvisamente, quando il lettore meno se lo aspetta. 
Se siete alla ricerca di letture in grado di stupirvi all'ultima pagina e di personaggi fuori dalla norma, vi consiglio questo libro perché, ancora una volta, l'autrice ha stupito me.

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