Recensione "Sinfonia, di Rose, di Cera"

Una storia d'amore tra un uomo e una donna raccontata dal figlio che, molti anni dopo la loro scomparsa, decide di affrontare il suo passato. Sceglie di farlo provando a guardare negli occhi la verità della vita. Il racconto è uno stendardo alla bellezza dell'universo, un vero e proprio trionfo della vita. 

Questo libro vuole denunciare ciò che è successo e succede tuttora in Tibet, facendosi portavoce delle 137 persone che si sono date fuoco in segno di protesta. Viene raffigurata la solitudine che si può trovare in ognuno di noi in questo universo. All'interno di ogni animo vi è qualcosa di veramente vivo, oltre alla pura materia carnale, vi si trovano le idee sviluppatesi nel corso della storia dai più grandi uomini passati su questa terra (Cristo, Buddha, Dalai Lama, Platone, Shakespeare, Seneca e via dicendo).
 Il tutto è tenuto insieme da poesia e molto amore, ciò a cui ambisce e in cui si trova immerso ognuno di noi senza rendersene conto. Denuncia lo spreco di vita e affronta la paura che si trova in ogni uomo. Questo romanzo è un vero e proprio elogio alla vita ed alla bellezza.
Con uno stile molto semplice e scorrevole, ho trovato questo piccolo romanzo molto profondo e poetico.
Durante la lettura vi ho ritrovato delle riflessioni molto importanti, che sembravano a prima vista molto semplici ma che si sono rivelate poi molto profonde.
Ho apprezzato molto la frase che durante i vari capitoli veniva ripetuta, come il tema principale di una sinfonia che viene ripreso più volte da diversi strumenti.
Ho ritrovato nel romanzo due parti differenti, la prima in cui si rileva maggiore narrazione e la seconda in cui è più evidente uno stile riflessivo e descrittivo.
Durante la lettura il lettore è accompagnato da un monologo interiore e l'autore ci dà anche la possibilità di poter leggere delle informazioni riguardo alcune delle 137 vittime.
Insieme all'amore per le rose del protagonista, si evidenzia anche la dispersione che la cultura tibetana sta subendo e, da come la trama lascia comprendere, i temi trattati in questo romanzo non sono affatto leggeri. Ci viene presentato lo scenario teso e violento della pulizia etnica contro i tibetani, fatto realmente accaduto e di cui molti ignorano l'esistenza.

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