Recensione "La Gloria del Sangue"
La morte di Davide le piomba addosso come la lama di una ghigliottina, l’anima fugge nel disperato tentativo di raggiungerlo e il corpo ormai ridotto a una carcassa in cui rimbombano i ricordi, si trascina inerme per gli angoli bui della città. Alessia ha perso l’amore e si smarrisce nei torbidi dedali della vita, cercando di appagare l’istinto, non avendo altro desiderio che sparire dalla faccia della terra. Questo è solo l’inizio di un romanzo i cui risvolti sorprendenti gettano il lettore nella gola di un mondo fantastico, cui si accede come in un gioco di scatole cinesi; la fine di un amore segna l’alba di una catarsi, l’abbandono dell’io nella perversione, poi la purificazione e la trascendenza. La ferita è rimarginata e al posto della cicatrice sta l’Impronta di una nuova, sublime identità. Travolta completamente dalla morte di Davide, Alessia sì ritroverà a dover lottare contro la depressione e le brutte abitudini per continuare a vivere. Durante uno dei suoi pomeriggi di p