Recensione "Tutta colpa di mia nonna"

Filippo è un aspirante attore romagnolo, trentenne, che vive a Milano e i cui sogni di gloria si scontrano quotidianamente con una realtà fatta di pubblicità di infissi e richieste imbarazzanti da parte del suo agente. Tra aperitivi, amici, storie occasionali e delusioni amorose, vive in attesa del suo momento. Si muove in una Milano sonnacchiosa e inedita, tra i bar di Lambrate, le improbabili suggestioni del suo agente e le feste a casa di Marchino, ex collega dell'Accademia. Proprio durante una di queste feste, incontra una ragazza. I due sembrano piacersi, ma a causa di un disguido Filippo la perde di vista senza neanche sapere il suo nome. Richiamato dai genitori per un'emergenza, è costretto a tornare in Romagna:Fiorella, la nonna ottantenne, dopo la perdita della sorella, insiste nel voler ritornare a Valpina, in paesino in cui, durante l'adolescenza ha vissuto momenti felici. L'incombenza di accompagnarla spetta così a Filippo, nonostante il rapporto con sua nonna non sia dei migliori a causa di vecchie ruggini. Ma il giovane non può neanche immaginare cosa Valpina, e la nonna, abbiano in serbo per lui.


"Romanzo dal titolo stravagante", mi sono detta appena dopo aver osservato il titolo della copertina. Ci ho subito messo gli occhi sopra, e devo dire che da un bel po' di tempo non mi succedeva di terminare un romanzo di poco più di 24 ore. Lo definirei un libro adatto al periodo estivo, molto leggero ma che ha comunque una storia interessante e per niente scontata. Ho trovato la lettura molto scorrevole e piacevole e faccio i miei complimenti all'autrice Manuela Mellini per aver composto questo capolavoro. All'inizio, ma soltanto per i primi capitoli, ho trovato l'essere del protagonista un po' superficiale, anche se riflettendoci sono arrivata a concludere che tende a rappresentare il tipico giovane della generazione odierna, ma devo ammettere che con l'andare avanti della storia tende a migliorarsi e l'ho apprezzato molto di più nei capitoli finali. Tutto sommato, un libro che consiglio, soprattutto a chi ha anche voglia di riderci un po' su.


 Voto 5/5

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