Recensione "Il gigante sepolto"
Il leggendario re Artù è morto ormai da qualche tempo ma la pace che egli ha imposto sulla futura Inghilterra, dilaniata da decenni dalla guerra interna fra sassoni e britanni,seppur incerta, perdura. Nella dimora buia e angusta di Axl e Beatrice ,tuttavia, non c'è pace possibile. La coppia di anziani coniugi britanni è afflitta da un arcano tormento : una sorta di inspiegabile amnesia che priva i due della storia condivisa. A causarla pare essere una strana nebbia dilagante che, villaggio dopo villaggio, avvolge indistintamente tutte le popolazioni, ammorbandole con i suoi miasmi. Axl e Beatrice ricordano di aver avuto un figlio, ma non sanno più dove si trovi, né che cosa li abbia separati da lui. Non possono indugiare oltre: a dispetto della vecchiaia e dei pericoli decidono di mettersi in viaggio e scoprire l'origine della nebbia incantata, prima che la memoria di ciò a cui tengono sia perdita per sempre. Lungo il cammino si uniscono ad altri viandanti, il giovane Edwin, che porta il marchio di un demone e il guerriero sassone Wistan, e con essi affronteranno ogni genere di prodigio: la violenza cieca degli orchi e le insidie di un antico monastero, lo scrutinio di un oscuro barcaiolo e l'aggressione di maligni folletti, il vetusto cavaliere di re Artù e il drago Querig. Giungono infine alla vista della meta, e qui li attende la prova più grande : saggiare la purezza del proprio cuore.
Ho iniziato per la prima volta a leggere questo libro all'incirca un anno fa. La prima lettura, anche se di sole trenta pagine, mi era risultata pesante e confusionaria e decisi così di non continuarla. Tempo passato, un po' per la noia degli ultimi giorni, un po' perché non avevo nulla da leggere, ho ritentato l'impresa. Mi ci sono messa su con tutta la calma e la concentrazione a mia disposizione e devo ammettere di non aver riscontrato i problemi della prima lettura. Questa volta, ho trovato lo stile di scrittura molto semplice e scorrevole e mi sono sentita letteralmente catapultata e avvolta da un mondo magico, fra folletti, streghe, draghi e anche cavalieri. Ho ammirato molto le scelte dei protagonisti, soprattutto quella di far diradare la nebbia, che oltre ai ricordi belli, ha nascosti con sé anche quelli cattivi: verranno così fuori, oltre ai ricordi di una vita passata insieme, anche storie di battaglie sanguinose e azioni poco leali, svolte dagli stessi protagonisti. Purtroppo, devo dire di non aver apprezzato a pieno il finale, poiché anche con il venir fuori dei ricordi, lascia il romanzo un po' troppo in sospeso e avrei preferito una conclusione più concreta e risolutiva.
Ho iniziato per la prima volta a leggere questo libro all'incirca un anno fa. La prima lettura, anche se di sole trenta pagine, mi era risultata pesante e confusionaria e decisi così di non continuarla. Tempo passato, un po' per la noia degli ultimi giorni, un po' perché non avevo nulla da leggere, ho ritentato l'impresa. Mi ci sono messa su con tutta la calma e la concentrazione a mia disposizione e devo ammettere di non aver riscontrato i problemi della prima lettura. Questa volta, ho trovato lo stile di scrittura molto semplice e scorrevole e mi sono sentita letteralmente catapultata e avvolta da un mondo magico, fra folletti, streghe, draghi e anche cavalieri. Ho ammirato molto le scelte dei protagonisti, soprattutto quella di far diradare la nebbia, che oltre ai ricordi belli, ha nascosti con sé anche quelli cattivi: verranno così fuori, oltre ai ricordi di una vita passata insieme, anche storie di battaglie sanguinose e azioni poco leali, svolte dagli stessi protagonisti. Purtroppo, devo dire di non aver apprezzato a pieno il finale, poiché anche con il venir fuori dei ricordi, lascia il romanzo un po' troppo in sospeso e avrei preferito una conclusione più concreta e risolutiva.
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