Recensione"Più lontano di così"

Leda è ossessionata fin da bambina dalla fotografia di suo zio Luigi, morto prematuramente a diciannove anni. Ripercorrendo le tracce della fine del ragazzo, troverà una storia sommersa e affronterà le verità che la sua famiglia ha nascosto per tanti anni. Per placare i fantasmi che la perseguitano, Leda inizia un'indagine che la porterà a Francesca, la zia di Luigi, la donna che gli ha sparato. Perché la vicenda è stata occultata dalla sua famiglia? Le lettere dello zio, le fotografie, i diari, i proiettili, i verbali l'aiuteranno a capire. Così, nell'archivio di Rebibbia a Roma, scopre uno scenario inaspettato, le prove vive dell'omicidio. Con l'avanzare delle ricerche, la vita di Leda sembra intrecciarsi indissolubilmente a quella dello zio: sono due facce del Sud Italia, due giovani poveri e in cerca di fortuna. Una frase, letta sul diario dell'assassina, assilla Leda. Il giorno prima del delitto, Francesca aveva annotato: "Uccideresti un ragazzo di diciannove anni perché ti ama?" Un romanzo serrato sulle nostre radici e sul desiderio che ci muove, un'indagine sulla forza inestinguibile della scrittura, che porta all'unica verità possibile: tutte le famiglie hanno un segreto da nascondere.



Fin dall'inizio, devo ammettere di essermi sentita subito affascinata dalla storia della giovane Leda e del suo defunto zio. Attraverso il tipico paesino del sud Italia, ho avuto la possibilità di entrar a far parte del mondo della protagonista che, circondata dall'ignoranza decide di partire per scoprire ciò che i suoi familiari le nascondono sul delitto di suo zio. Ho apprezzato molto che ogni capitolo girasse intorno all'omicidio, sempre con una prospettiva diversa, a volte raccontato dai familiari, altre dai testimoni o dagli amici di Luigi. Ritengo sia stata opportuna anche la scelta di far rivolgere la protagonista allo zio durante i suoi dialoghi interiori. Nonostante la storia molto interessante e che mi ha presa di netto, avrei preferito che qualche capitolo fosse solamente dedicato alla storia di Leda, spiegando meglio i suoi cambiamenti e le sue decisioni, invece mi sono dovuta accontentare di brevi stralci raccolti durante le sue ricerche. Fatto che è da lodare, è che la storia dell'omicidio in Piazza dell'indipendenza è reale, come anche lo è il nome del militare ucciso.
Voto : 4 su 5

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