Recensione "Il ragazzo con lo skate"

 Edward Young è un ragazzo timido e gentile che si è trasferito a Londra per studiare all'università. Vive da solo, e a parte Kara, la sua amica d’infanzia, in città non conosce nessuno.
William invece è un adolescente con problemi familiari, che fa di tutto per starsene fuori da casa. Ha due migliori amici che considera come fratelli. Uno è Zac, appassionato di basket, l’altro è Neil, che come lui vive per lo skate.
Una sera Edward si ritrova nel posto sbagliato al momento sbagliato, ma quando tutto sembra perduto, William arriva sfrecciando sopra il suo skate e lo salva da un probabile stupro.
I due ragazzi iniziano a frequentarsi, e Edward diventa parte integrante del gruppo.
Grazie all’amicizia prima e all’amore in seguito, Edward ricambierà il favore a William, salvandolo a sua volta dalle grinfie della sua sfortunata famiglia.
Voto 3 su 5


Dal mio voto, si dovrebbe ben intendere che questo libricino (che conta circa 160 pagine ) non mi è piaciuto granché.
La lettura in formato digitale purtroppo ha influenzato talmente tanto da farla sembrare quasi una storiella di wattpad e non un libro vero e proprio.
Avrei certamente gradito una migliore costruzione della storia, che così com'è scritta risulta priva di peripezie e va dritta al punto: allungare il brodo inserendo fatti futili e lunghe descrizioni di solito non è mai una buona idea, ma in questo caso secondo me lo sarebbe stata e avrebbe reso la storia un po' più consistente.
Un'altra cosa che non ho apprezzato è la durata della storia , cioè il lasso di tempo che mentre nel romanzo è di circa un mese e mezzo, nella realtà appare di circa un paio d'ore, cioè il tempo della lettura.
Lasciandoci alle spalle le critiche negative, posso affermare lietamente che questo è il libro giusto da leggere sotto l'ombrellone.
Dotato di una lettura scorrevole e semplice, va sicuramente bene per chi non ha molta voglia di leggere storie troppo complicate o enormi mattoni. Con capitoli brevi ma che richiamano l'attenzione è il libro perfetto per chi, fra una cosa è l'altra, non vuole rinunciare alla lettura

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