Recensione "I presagi della notte"

Frank Clemons è un investigatore privato di New York e la sua vita scorre monotona finché un giorno decide di accompagnare il suo amico Farouck da una zingara per farsi leggere le carte. Lì intravede una giovane ragazza, che la mattina dopo verrà arrestata per aver ucciso la chiromante, ma le cose non quadrano e allora l'investigatore deciderà di indagare su questo caso tutte le notti, mentre durante il giorno sarà occupato con un caso di apparente tradimento coniugale, ma che in fine si rivelerà tutt'altro.

Durante la lettura dei primi capitoli, devo ammettere di aver trovato il racconto un po' piatto e noioso, e di aver continuato solo perché avevo questo libro in lista di aspetto da molto tempo. Però, capitolo dopo capitolo la tensione ha iniziato a crescere gradualmente, trasformando il racconto in qualcosa di davvero coinvolgente. Mi è piaciuto molto lo stile di scrittura e pur essendo un libro un po' vecchiotto, uscito nel 1990, l'ho trovato un romanzo quasi al passo con i nostri giorni, con solo la mancanza di elementi tecnologici che caratterizzano i gialli odierni. Ho davvero ammirato e apprezzato le scelte di Frank e del suo amico, che collaborano come due soci e cercano di salvare la vita ad una  vittima che verrà rivelata negli ultimi capitoli. Sicuramente un buon giallo da consigliare.

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