"Dallas2024" VS "La Chimica del Sangue"
Nelle ultime settimane, grazie a due splendide collaborazioni, ho avuto la possibilità di leggere due romanzi davvero ottimi, Dallas 2024 e La Chimica del Sangue.
Sono entrambi due distopici scritti da autori emergenti e che in questo articolo confronterò.
Questi due romanzi hanno molte cose in comune, partendo dal futuro disastroso che presentano, fino ad al modo in cui i vari capitoli sono presentati.
In Dallas 2024 ci ritroviamo in un contesto internazionale e infatti, attraverso i vari punti di vista dei personaggi, viaggeremo dalle due Coree agli Stati Uniti, passando anche per la Cina e i Paesi Arabi.
Invece, nella Chimica Del Sangue i personaggi vagheranno quasi esclusivamente per l'Italia, e ritroveremo al di fuori di essa solo qualche capitolo narrante la vita del protagonista al fronte tedesco contro la Russia e i suoi mercenari.
Per quanto riguarda la lettura, ho ritrovato in entrambi i romanzi uno stile chiaro e semplice, ma mentre in Dallas 2024 momenti angoscianti si alternavano a momenti di spensieratezza (dovuta soprattutto ai giovani protagonisti) nella Chimica del Sangue ho riscontrato uno stato di tensione che ha accompagnato quasi per tutto il romanzo, ad eccezione forse di qualche pagina.
Anche se hanno molti altri punti in comune (che lascio segreti per non fare spoiler e lasciarvi nel mistero), credo sia il momento di parlare delle differenze più importanti.
I motivi di questo futuro distopico infatti, sono altamente diversi.
Mentre nella Chimica del Sangue la guerra è scatenata dalla fine delle risorse terrestri e dagli errori umani, in Dallas 2024 è invece dovuta al dominio di interessi e alla sete di potere, che causerà molte vittime fra civili e soldati.
In quest'ultima parte parleremo dei finali dei due romanzi, nelle ultime pagine di Dallas 2024, ho notato un finale con un vero e proprio punto, che mostra una società che cerca di ricostruirsi dopo una guerra disastrosa, mentre nella Chimica del Sangue il finale ci lascia un quadro con una guerra ancora in corso e molti interrogativi che verranno spiegati nel romanzo seguente, che sono davvero ansiosa di leggere.
Anche se in modo diverso, entrambi i romanzi mi hanno suscitato una sorta di angoscia per il futuro e per gli errori che gli esseri umani potrebbero commettere
Sono entrambi due distopici scritti da autori emergenti e che in questo articolo confronterò.
Questi due romanzi hanno molte cose in comune, partendo dal futuro disastroso che presentano, fino ad al modo in cui i vari capitoli sono presentati.
In Dallas 2024 ci ritroviamo in un contesto internazionale e infatti, attraverso i vari punti di vista dei personaggi, viaggeremo dalle due Coree agli Stati Uniti, passando anche per la Cina e i Paesi Arabi.
Invece, nella Chimica Del Sangue i personaggi vagheranno quasi esclusivamente per l'Italia, e ritroveremo al di fuori di essa solo qualche capitolo narrante la vita del protagonista al fronte tedesco contro la Russia e i suoi mercenari.
Per quanto riguarda la lettura, ho ritrovato in entrambi i romanzi uno stile chiaro e semplice, ma mentre in Dallas 2024 momenti angoscianti si alternavano a momenti di spensieratezza (dovuta soprattutto ai giovani protagonisti) nella Chimica del Sangue ho riscontrato uno stato di tensione che ha accompagnato quasi per tutto il romanzo, ad eccezione forse di qualche pagina.
Anche se hanno molti altri punti in comune (che lascio segreti per non fare spoiler e lasciarvi nel mistero), credo sia il momento di parlare delle differenze più importanti.
I motivi di questo futuro distopico infatti, sono altamente diversi.
Mentre nella Chimica del Sangue la guerra è scatenata dalla fine delle risorse terrestri e dagli errori umani, in Dallas 2024 è invece dovuta al dominio di interessi e alla sete di potere, che causerà molte vittime fra civili e soldati.
In quest'ultima parte parleremo dei finali dei due romanzi, nelle ultime pagine di Dallas 2024, ho notato un finale con un vero e proprio punto, che mostra una società che cerca di ricostruirsi dopo una guerra disastrosa, mentre nella Chimica del Sangue il finale ci lascia un quadro con una guerra ancora in corso e molti interrogativi che verranno spiegati nel romanzo seguente, che sono davvero ansiosa di leggere.
Anche se in modo diverso, entrambi i romanzi mi hanno suscitato una sorta di angoscia per il futuro e per gli errori che gli esseri umani potrebbero commettere
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