Recensione "Dystopia, Il Destino dei Mondi"

Matthew Deuce non è un ragazzo come gli altri. Sin da piccolo, infatti, sente nella sua testa delle voci e per questo è allontanato da tutti. Il padre Frank, uomo ambizioso e senza scrupoli, a capo di un’industria farmaceutica potentissima di nome Sunrise, per assecondare il suo desiderio di successo diventa sempre più violento e senza controllo. Quando un giorno Matthew trova Frank intento a picchiare la moglie Stephanie, scatta in lui una forza misteriosa che lo rende invincibile. Grazie a questo evento inaspettato riuscirà a fermare il padre, il quale, però, capendo di poter sfruttare questo straordinario potere latente, fa rinchiudere il figlio in un laboratorio segreto dove gli impianta un braccio bionico. Grazie all’assistente di Frank, Mary, che vuole fermare le deliranti mire di potere del suo capo, Matthew riesce a scappare, ma dopo la fuga, Frank, ormai fuori controllo, uccide Stephanie. Padre e figlio si affronteranno, ma per vincere la battaglia il ragazzo dovrà prima viaggiare in una dimensione parallela, dove scoprirà la verità sulle sue origini e sui poteri che possiede…

Una storia distopica decisamente originale e diversa da quelle a cui siamo abituati, ricca di colpi di scena sorprendenti che non mi sarei mai aspettata.
Ho trovato l'inizio un po' confusionario ma delineato, tipico di un autore che sa già cosa vuol mettere su carta. Durante la lettura, mi sono letteralmente ritrovata catapultata in un'altra dimensione insieme ai personaggi, vivendo con loro ogni emozione.

I momenti di tensione sono davvero trascinanti, cosa non da poco, ed anche in generale, dall'inizio alla fine, il romanzo è davvero coinvolgente.
Lo stile di scrittura è certamente lodabile per un autore emergente, ed è molto ben curato anche se si mantiene statico e stabile per tutta la lettura.
Ho trovato alcune scelte durante la storia abbastanza scontate, ma in compenso ho apprezzato molto il flashback che spiega gli avvenimenti passati.

I capitoli sono abbastanza consistenti e un po' pesanti, ma lo scorrere del tempo nella storia facilita la lettura, poiché in alcuni punti è sbalzato e la rende più piacevole.
Anche se avrei preferito un finale più ricco di spiegazioni e dettagli, questo romanzo è ricco di colpi di scena sorprendenti, consigliato se non avete ancora letto una lotta fra bene e male un po' diversa dal solito.

Commenti

Post popolari in questo blog

Recensione "Fantascienza da Bar" di Petra Voxo

Recensione "L'amore ha i tuoi occhi" di Mariarosaria Senatore

Recensione "La Chimica del sangue"