Recensione "Nutriti di me" di Rebecca Panei
Un tempo gli esseri umani dominavano sulla terra; costruivano, prosperavano e distruggevano, vivendo le loro vite brevi quanto un giro di clessidra. Un passato perduto nelle pieghe del tempo, vecchio per i più vecchi di loro; ormai simile a una leggenda o a una favola da raccontare ai bambini prima di mandarli a letto. Vincent è sangue di Rudra, uno tra i pochi Antichi rimasti: coloro nati prima del Mutamento, quando ancora nascevano uomini, venivano trasformati in vampiri e dovevano nascondersi tra le ombre. Per Vincent l’unica realtà conosciuta è quella dove la Natura ha fatto ruzzolare gli uomini ai piedi della scala evolutiva, ponendo loro vampiri al vertice. Vampiri capaci di tollerare la luce del sole e le cui donne sono in grado di procreare. Quando viene invitato dal Conte Vlad Tepes a raggiungerlo nel suo castello tra i boschi della Transilvania, Vincent accetta per scacciare la noia. Lì si sono riuniti altri suoi compagni, il gioviale Siegfried, l’ombroso Iago, la